Nel mese di novembre 2020 sono partiti i corsi del Progetto Distico sulle Politiche di Coesione, rivolti alle 23 Associazioni partecipanti, suddivise in aule organizzate per gruppi territoriali ristretti. Ciascun territorio, guidato da un docente esperto, ha avviato il proprio percorso di formazione composto complessivamente da 7 moduli formativi, progettati ad hoc sulle specificità dei territori coinvolti.
Il primo modulo dei corsi Coesione ripercorre le principali dinamiche ed avvenimenti che hanno portato alla nascita e all’evoluzione della Politica di Coesione europea fino ai suoi sviluppi odierni. I docenti che hanno guidato i partecipanti in queste prime delicate fasi di approccio alla materia sono Andrea Naldini e Maurizio Nicolai. Grazie alla loro esperienza sul campo, maturata in entrambi i casi nell’arco di oltre 20 anni di attività, gli imprenditori con carica associativa e i funzionari delle associazioni industriali hanno analizzato le logiche della politica di coesione: cosa è e perché nasce la politica di coesione; come essa si inserisce all’interno delle politiche dell’UE, quale peso ha il suo finanziamento sul bilancio europeo e sugli investimenti pubblici nazionali, anche grazie alla comparazione con le altre politiche e approfondendo la relazione con gli aiuti di stato. Il passo successivo è stato lo studio dei diversi fondi quali FESR, FSE, FEASR, Fondo di Coesione e altri fondi minori, attraverso l’individuazione della loro missione. Insieme ai fondi, sono state trattate le politiche promosse nel tempo: sviluppo locale, aree rurali, agenda urbana, youth guarantee.
Il dibattito tra docente e discenti è scaturito in aula a partire dalla condivisione delle difficoltà dei territori nell’utilizzo delle risorse dell’attuale programmazione 2014/2020. Il dialogo instaurato con i docenti Andrea Naldini e Maurizio Nicolai nel corso delle loro lezioni ha reso, quindi, possibile non solo condividere gli elementi fondativi delle Politiche di Coesione ma anche potenziare la lettura integrata delle politiche di sviluppo e vincoli del Bilancio Europeo, le difficoltà di spesa, la crescita del ruolo delle Regioni, la insufficiente capacità amministrativa. Il dibattito ha introdotto sin dai primi incontri i temi, che sono stati poi oggetto di lezioni specifiche successivamente, del Recovery Fund, del QFP 2021/2027 e i vettori di crescita della Green Economy e Digitalizzazione.
Questi elementi di partenza, trattati specificamente nel primo modulo formativo, sono funzionali all’obiettivo di consentire agli imprenditori di migliorare la conoscenza delle fasi negoziali, rafforzando così la capacità di agire come attori rilevanti nei singoli ambiti di politica economica e sociale.
Altrettanto ambiziosi sono gli obiettivi previsti per i funzionari, quadri e dirigenti del Sistema confindustriale, a cui si punta per rilanciare la dimensione territoriale place-based delle politiche di coesione e per orientare la propria azione al servizio di una più efficace attuazione dei Programmi operativi cogliendo tutte le opportunità derivanti dalla partecipazione strategica di Confindustria alla realizzazione dei Fondi SIE.
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